La mosca dell’olivo (Bactrocera oleae) è un parassita significativo per gli uliveti, in quanto può causare gravi danni alle olive e, di conseguenza, influire negativamente sulla produzione di olio d’oliva. I repellenti e i metodi di controllo sono cruciali per gestire questo parassita. L’uso di Estratti di Castagno ed Estratti di Legno per via fogliare come repellenti naturali contro la mosca dell’olivo (Bactrocera oleae) sta guadagnando interesse come parte di strategie di controllo sostenibile. Ecco una panoramica su questi due metodi:
Estratto di Castagno
L’estratto di castagno è derivato dalla corteccia, dal legno o dalle foglie del castagno (Castanea sativa). Questo estratto contiene una varietà di composti bioattivi, tra cui tannini, acidi fenolici, flavonoidi e altri polifenoli, che hanno proprietà antimicrobiche e repellenti per gli insetti. Essendo un prodotto naturale, l’estratto di castagno è biodegradabile e ha un impatto ambientale minimo rispetto agli insetticidi chimici sintetici. Questo lo rende particolarmente attraente per
l’agricoltura biologica e sostenibile. Inoltre, è sicuro per gli esseri umani, gli animali domestici e gli insetti impollinatori, riducendo i rischi associati all’uso di pesticidi chimici.
Lo studio
Studi preliminari indicano che l’estratto di castagno, più in particolare i fenoli e i polifenoli contenuti negli estratti ad alta concentrazione di tannini di castagno, possono interferire con la capacità della mosca dell’olivo di depositare le uova – ovideposizione – sulle olive. I composti fenolici, in questo caso, fungono da deterrenti sia in via diretta sugli esemplari adulti che si apprestano ad ovideporre sia in via indiretta, mediante la mancata ovideposizione, riducendo la
presenza delle mosche adulte. Si è visto come l’applicazione mediante spruzzatura fogliare sugli alberi di olivo, coprendo le foglie, i frutti e la corteccia, interferisce con l’attività della mosca dell’olivo in quanto la barriera protettivo – repellente risulta efficace per i motivi su indicati ed inoltre la capacità adesiva dell’estratto di castagno è un’ottima proprietà che gli permette di massimizzare l’efficienza sia in termini di durabilità che in termini di assorbimento. Va comunque precisato che resta fondamentale
l’apporto tecnico in quanto la giusta valutazione del periodo di trattamento, i dosaggi, e la ripetibilità sono gli elementi chiave per massimizzare l’efficacia della strategia.
Estratto di Legno
L’Estratto di Legno, noto anche come aceto di legno, è un sottoprodotto della pirolisi del legno, un processo di decomposizione termica in assenza di ossigeno. Questo distillato contiene una miscela complessa di composti organici, tra cui acidi organici, alcoli, fenoli e altri volatili, che hanno azione repellente su diversi insetti e fitofortificante per la pianta.
Essendo un prodotto naturale, il distillato di legno è biodegradabile e meno impattante per l’ambiente rispetto ai pesticidi chimici. Può essere integrato facilmente in pratiche di gestione sostenibile degli uliveti.
Le prove in campo
L’Estratto di Legno può agire come repellente per la mosca dell’olivo, disturbando gli esemplari presenti in campo e, di conseguenze, dissuadendoli dalla deposizione delle uova. Anche in questo caso il prodotto ha azione diretta, quindi, sulle mosche già presenti in campo e in prossimità dell’oliveto ed indiretta sulle future generazioni in quanto ne evita l’ovideposizione. Tale azione è resa possibile dagli acidi organici e dai fenoli presenti nel distillato creano un ambiente sfavorevole all’attività delle mosche.
La versatilità dell’estratto di legno ne permette l’utilizzo in combinazione con altri metodi di controllo biologico e fisico, come l’uso di trappole cromotropiche e feromoni, creando un approccio completo ed integrato alla gestione dei parassiti. In merito all’applicazione l’estratto di legno va spruzzato direttamente sugli ulivi, coprendo foglie, frutti e tronchi. La frequenza delle applicazioni deve essere regolata in base alla gravità dell’infestazione e alle condizioni climatiche, così come la concentrazione va calibrata ed adeguata alla casistica al fine di massimizzare l’efficacia del trattamento.
Conclusioni
Sia l’estratto di castagno che l’estratto di legno rappresentano alternative naturali promettenti per il controllo della mosca dell’olivo. Entrambi offrono vantaggi significativi in termini di sostenibilità e sicurezza ambientale rispetto ai pesticidi chimici tradizionali. Tuttavia, l’efficacia di questi repellenti, così come di tutti i mezzi tecnici agricoli compresi gli agrofarmaci, varia e dipende da diversi fattori, tra cui la concentrazione, il metodo di applicazione e le condizioni ambientali.
Per ottenere i migliori risultati, è sempre consigliabile utilizzare un approccio integrato alla gestione dei parassiti, combinando tecniche di controllo biologico, fisico e culturale.
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