Sono state condotte numerose ricerche su estratti vegetali e agro-industriali come possibili alternative ai prodotti chimici tradizionali. La decomposizione dei residui vegetali può generare sostanze con proprietà nematocide, utili contro i nematodi fitoparassiti. I tannini, presenti in molte piante e in quasi tutte le loro parti, sono composti da elementi come acqua e polifenoli solubili, che risultano tossici per funghi patogeni e parassiti in genere.
Esperimenti hanno dimostrato l’efficacia dei tannini nel controllare l’infestazione dei nematodi galligeni e nel bloccare la schiusa delle loro larve.
Sono state condotte prove in vitro per comprendere l’azione dei tannini estratti dal castagno su vari stadi biologici dei nematodi galligeni in ambiente serricolo su piante di pomodoro.
I risultati hanno mostrato una significativa differenza nel tasso di schiusa delle uova in soluzioni con diverse concentrazioni di tannini. Le larve di II stadio libere hanno mostrato una perdita graduale di motilità, particolarmente accentuata nelle soluzioni a più alta concentrazione di tannini di castagno, con differenze significative rispetto al controllo.
Un esperimento in cui le larve di II stadio, apparentemente immobili, sono state trasferite in acqua sterile ha rivelato che solo quelle esposte alle concentrazioni maggiori di estratto di castagno, in ragione di 1/3 e di 1/5 rispettivamente, avevano ripreso la loro motilità; nelle tesi a bassa e nulla concentrazione tutte le larve si erano riattivate.
Le larve di II stadio negli ovisacchi si sono schiuse gradualmente, ma la schiusa si è bloccata tra il 14° e il 16° giorno nelle soluzioni ad alta concentrazione di tannini. La percentuale di schiusa più alta è stata osservata nel controllo. Alla fine dell’esperimento, il tasso di schiusa nelle soluzioni con tannini era significativamente inferiore rispetto al controllo.
Il numero di uova e larve rimaste negli ovisacchi è stato conteggiato alla fine dell’esperimento. Le uova e le larve nelle soluzioni a basso dosaggio di tannino apparivano vacuolizzate, mentre quelle nelle soluzioni ad alto dosaggio apparivano deformate, vacuolizzate e morte. Gli ovisacchi trattati con tannini hanno assunto rapidamente un colore bruno rossiccio.
Le uova segmentate esposte a concentrazioni più elevate di tannini hanno mostrato un rallentamento dell’embriogenesi e una ridotta percentuale di schiusa, con tannini che hanno bloccato l’embriogenesi stessa. Il tannino ha agito come nematostatico a basse dosi, immobilizzando temporaneamente le larve, mentre a dosi elevate ha avuto un effetto nematocida, bloccando l’embriogenesi e la schiusa delle larve.
In sintesi, l’estratto di castagno ha dimostrato un significativo effetto nematostatico e nematocida sulle larve di II stadio e un effetto inibitorio sulla schiusa delle larve negli ovisacchi, rendendolo un’opzione promettente per il controllo dei nematodi parassiti.
Resta fondamentale la corretta applicazione dei prodotti a base di tannino di castagno: il supporto di personale tecnico qualificato che possa consigliare la giusta metodica e soprattutto il corretto dosaggio applicativo affinché vi sia il miglior risultato atteso.
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